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10-11 OTTOBRE 2009
L'ARIA: l'atmosfera, le previsioni del tempo, le api ed il miele, il volo degli uccelli e dell'uomo

L’omino delle incisioni rupestri della Valcamonica ha una caratteristica immediata: le braccia alzate e spalancate.
Non vi è differenza tra l’omino preistorico camuno e l’uomo moderno: entrambi hanno lo sguardo rivolto al cielo perché l’uomo di ogni tempo è fatto così: desidera l’infinito.
Il cielo, terso o corrucciato, dipinto di blu o solcato da nuvole variamente composite, percorso dal vento o bombardato da fulmini, scosso dal tuono o cullato dalla piacevole brezza, spennellato dai tenui colori dell’aurora o esploso nel rosso intenso del tramonto, questo cielo è il quadro sempre mutevole e vario al quale l’uomo di ogni latitudine, ogni giorno, rivolge desioso lo sguardo.
Il cielo si benedice e si maledice, si desidera e si scruta, si cerca e si ammira.
L’uomo di ogni tempo lo ha sempre osservato alla ricerca di magiche divinazioni e di segni premonitori, ma lo ha anche studiato per scoprirne ogni sua parte e individuarne i componenti e, anche, per poterlo percorrere fino alla fine dei suoi confini.

Terra, aria, acqua e fuoco!...
Come è bello il mondo e come è grande Dio!

Il nostro cielo è così bello e sempre così diverso, così mutevole e così colorato, così acquietante e così inquietante, solo perché la nostra terra è circondata dall’aria, avvolta nel mantello dell’atmosfera, cullata dagli spostamenti delle sue masse gassose. Oltre i nostri confini il cielo è nero, imperscrutabile, forse immutabile, certamente misterioso.
L’aria ci è indispensabile per vivere: senza accorgercene la respiriamo o, affannati, la bramiamo e a pieni polmoni la inspiriamo; la osserviamo quando gioca sommessamente con le fronde o quando, come un turbine, sposta ogni cosa, fa volare foglie e cartacce, abbatte, trascina, spazza, percuote, increspa, dà origine alle onde, gonfia le vele, sbatacchia le bandiere,…

Gli organizzatori hanno proposto, come tema centrale della quarta edizione, uno dei quattro fondamentali elementi: l'aria, nelle sue varie accezioni ed applicazioni. L'obiettivo era comprendere l'aria individuando i suoi basilari componenti, proporre alcune tappe della sua conquista e vivere alcuni aspetti della sua attualità. Il clima di festa, il piacere di scoprire e riscoprire, la gioia di compiere esperienze sono stati la dominante di questa edizione di "A riva la machina" e delle sue attività:

Gli uccelli padroni dell'aria: preziose sono state le numerose e diversificate dimostrazioni del maestro falconiere Marco Cavozza e del suo staff. Rari esemplari di aquile, falchi, gufi reali, barbagianni e altri rapaci hanno compiuto esibizioni per i visitatori di "A riva la machina".
E' avvenuta "in diretta" la schiusa delle uova e la nascita dei pulcini: nello stand dedicato, oltre a ricevere informazioni sulle caratteristiche del volo degli uccelli, era possibile incontrare oche ed altri piccoli volatili. E' stato inoltre liberato un gruppo di colombi viaggiatori che hanno ritrov
ato rapidamente la via di casa.

E' stato allestito uno stand dedicato alla medaglia d'oro al valor militare Luigi Gorrini (Vespa 2), che ci ha anche onorati di una sua visita. Il percorso a lui dedicato ha consentito alle nuove generazioni di conoscere uno degli ultimi grandi assi dell'aviazione della Regia Aeronautica. Nell'occasione sono stati anche distribuiti volantini informativi relativi alla vita e alle imprese del pilota fidentino.

Si è potuta ammirare la vasta collezione di apparati radio, circa 1200, delle nazioni coinvolte nel secondo conflitto mondiale. In questa edizione le novità principali erano rappresentate dalla presenza di un F-104 e dalla riproduzione di un'imponente torre di controllo.

Il volo dell'uomo: La partecipazione attiva dell'aeronautica militare e dell'Associazione nazionale Paracadutisti d'Italia avevano non solo l'obiettivo di divulgare le loro importanti attività ma anche di renderle più vicina alla popolazione, abituata di solito ad ammirarle soltanto "a naso in su".
Di fronte ad un pubblico ammirato, inoltre, il pilota Valenti ha compiuto evoluzioni nell'aria con il suo velivolo.

In un'area dedicata è stata collocata la vasta esposizione di aeromodelli a cura del Gruppo Aeromodellistico Piacenza.
Alcuni volontari dell'Agesci hanno costruito nelle due giornate aeroplanini di carta per tutti.

La presenza di una mongolfiera non solo ha fatto da coreografia all'evento, ma ha anche permesso ad alcuni fortunati di provare l'ebbrezza del "volo" e portarsi a circa 30 metri di altezza.

Il mondo delle api: si è svolto nella giornata di domenica il rito della smielatura di fronte a numerosi bambini ammirati. Per tutti, assaggi di miele prodotto artigianalmente.

E' stata ampliata l'esposizione di trattori e macchinari d'epoca: quest'anno, tra le altre cose, poteva vantare un motore a vapore proveniente da una nave, un Fiat "La Piccola" bimotore, macchine antiche per l'essiccazione del fieno e un buratto a ventilazione per semi. La mostra di automobili e moto d'epoca è tornata con numerosi cimeli da collezione.

L'angolo dei mestieri di una volta ha previsto la costruzione di corde e scope di saggina, la produzione di cestini con rami di salice e la copertura di sedie. Tutte le attività artigianali sono avvenute "in diretta".

E' stata allestita un'area dedicata a giochi in ferro per bambini e adulti, con possibilità di cimentarsi con prove di abilità, forza ed ingegno aventi come tema l'aria e il volo (tra cui la bicicletta "Ciapa 'd l'aria" e "Palla al volo"),

Alcune competizioni si sono susseguite nell'arco dei due giorni: è stata riproposta la gara di traino della slitta, che prevedeva nuove categorie e trofei riservati ai vincitori.
Si è svolta un'avvincente gara a tempo di equilibrismo col trattore ("Tratur ca vula"), con premio finale; è stata organizzata una gara di trasporto a spalla della forma di formaggio su percorso obbligato (a cronometro) destinata alle categorie uomo e donna/bambino.

La manifestazione è stata allietata dalla presenza degli asini "volanti", con possibilità di fare un giro per i piccoli visitatori. Sempre per i bambini era pensata l'area "Il volo della fantasia" con la bicicletta volante di E.T. l'extraterrestre, spaventapasseri e befane. L'angolo degli inventori comprendeva bizzarre ed ingegnose creazioni di inventori locali.

Erano presenti pannelli divulgativi con articoli scientifici riguardanti il mondo delle meteorologia e dello spazio, tecnologie e storia del volo, energia eolica. A tal proposito è stata esposto un impianto per la produzione di energia eolica.

Tra i numerosi stand di privati e associazioni si segnalano ARI Fidenza e ARPA (per il monitoraggio della qualità dell'aria); tra le altre attività presentate, uno stand di arte aerografica e creazioni di artisti locali con legno e marmo. Anche quest'anno, inoltre, è stato dato spazio alle macchine agricole moderne a testimonianza dell'inarrestabile espansione tecnologica.

Il suggestivo volo delle lanterne luminose è stato proposto più volte durante le due giornate: in chiusura è avvenuto l'atteso lancio multiplo con numerose lanterne, che hanno così punteggiato di luce il cielo della sera.

All'inaugurazione, assieme alle autorità, erano presenti bambini delle scuole elementari: a conferma del tema della manifestazione, hanno voluto lanciare in cielo palloncini benaugurali e lanterne luminose. L'atmosfera di festa è stata ricreata dalle esibizioni del gruppo musicale "Boogie Airlines".  Gli stand della gastronomia hanno offerto tutti i giorni torta fritta, polenta con farina di semi di grano antico (macinato alla pietra), pane casereccio, caldarroste e altre specialità. Non sono mancate la produzione con essiccazione della pasta, la cottura del formaggio "come una volta" e la distribuzione del tosone. Alla S. Messa di domenica mattina, accompagnata dal coro "I musici" d.l.f. di Fidenza, è intervenuta la missionaria Suor Giovanna Gallicani, cui sono state devolute le offerte raccolte dagli stand di gastronomia.

Per visualizzare il programma dell'edizione 2009 e altro materiale visita la sezione download

 

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